Il pensiero sincero di Vittorio Pace

Cari amici e compagni della Pescara Nord. Sento la necessità di scrivere un pensiero a voi tutti in questo momento per me importante: purtroppo la diagnosi della risonanza magnetica a cui mi sono sottoposto nei giorni scorsi mi lascia poche probabilità per un ritorno in campo. Almeno per un ritorno in campo in tempi brevi.

A quasi 37 anni è difficile poter pensare di operarsi ad una grossa e molto fastidiosa ernia al disco rischiando, una volta ricominciato a giocare, di ricaderci. A questa età famiglia e lavoro rappresentano le priorità di una persona che al calcio ha sempre riservato una decisiva parte del proprio tempo. Ma lo ripeto: la priorità oggi è quella di stare bene in modo tale da non perdere di vista le cose a me più care.
Ecco perché vi scrivo. Il mio non vuol essere un encomio solenne ma un tentativo di essere sincero con un gruppo di persone che negli ultimi cinque anni mi ha dato tantissimo.
Cinque anni di grandi soddisfazioni, di amicizia e di divertimento. Non sono mancate le delusioni, che fanno parte comunque di questo meraviglioso sport di squadra. Perché la SQUADRA è una famiglia, perché la SQUADRA vuol dire sacrificarsi prima per i compagni e poi per se stessi. Ho sempre creduto che il segreto di un gruppo è quello di spingere l'amico in difficoltà, sorreggerlo nel momento di sconforto o nell'errore. Già l'errore. Aiutare a capire e superare gli errori è il cuore di questa parola: amicizia.
Siate amici in squadra e ogni risultato potrà essere raggiunto.
Questo pensiero è per i miei compagni di mille avventure e per il mister Andrea, con il quale ho iniziato questa avventura.
Grazie per avermi dato la possibilità di guidarvi in campo e soprattutto grazie per avermi sempre dimostrato affetto e, appunto, amicizia.
Ci vediamo a bordo campo e in bocca al lupo per tutto.
Il capitano